Primavera
Cos’è Primavera?
Un’associazione nata il 25 gennaio 2025 a Roma e che mette insieme persone, associazioni, comunità con almeno tre caratteristiche precise: 1) culturalmente legate ai valori del centro sinistra e sicuramente lontane dalle idee della destra che governa 2) che sono impegnate con passione sui territori in attività per la collettività, nei più diversi ambiti 3) che si sentono “escluse” ma anche “deluse” in generale dalla politica e dai partiti che oggi rappresentano il centro sinistra e quindi non votano più, né partecipano ad attività politiche sui loro territori.
Si sente parlare di federatori e di nuovi soggetti politici: il problema è piuttosto federare gli elettori semplicemente delusi dal centro sinistra! Abbiamo deciso di chiamarla “PrimaVera” perché è un nome che contiene uno degli elementi più interessanti della nascente Associazione: il concetto di “speranza”. Un valore inestimabile per un Paese che la sta perdendo o l’ha già persa. E invece noi vorremmo dimostrare che non è vero che tutto è perduto, non è vero che è tutto inutile, non è vero che l’unica strada è rassegnarsi.
C’è la concreta possibilità di curare questa depressione collettiva, di disinnescare questa rabbia diffusa e crescente, di risvegliare coscienze arrese, di riaccendere entusiasmo e passione. E’ in primavera che i germogli nascono per poi svilupparsi: noi vorremmo contribuire a far crescere tante piccole azioni pratiche e proposte che stanno rispondendo ai bisogni delle persone sui territori ma che non riescono a diventare politiche e programmi duraturi nel tempo.
Vorremmo incontrare le persone che le stanno animando, tramutarle in proposte sostenibili, metterci al loro servizio, questo anche grazie a tante persone già coinvolte che, avendo avuto esperienze amministrative, sanno tradurre le idee e i progetti in solidi programmi, in politiche realizzabili. E questo lo stiamo facendo creando una rete che parte dal basso, dai territori, con l’intenzione dichiarata di “costruire”, che è il contrario di “demolire” e che sceglie il dialogo come strumento di elezione invece dello scontro.
Se si pensa di colmare il vuoto tra i cittadini e il potere, costruendo nuovi progetti a tavolino, calati dall’alto, si fa l’errore più grande e si continua a fare ciò che più allontana le persone dalla politica. La nostra intenzione dichiarata è rappresentare l’opposto: farsi trovare, essere comunità aperta, presente e in ascolto; mettere insieme chi già si prende cura del Paese, del territorio, delle persone, di tutti gli esseri viventi.
Per questo dedicheremo il 2025 ad incontrare in tutta Italia persone, associazioni, gruppi e comunità attive sul territorio per l’ambiente, i beni comuni, l’educazione, l’inclusione sociale, il lavoro e la sanità. Studieremo ed approfondiremo proposte innovative che non trovano spazio nel panorama politico attuale. Non alimenteremo anche noi una politica faziosa, da stadio, inconcludente, che usa il discorso d’odio e la crudeltà per tornaconto elettorale.
A questa contrapponiamo una politica concreta, che offre soluzioni alle comunità, che aggrega, unisce e rispetta le idee. Una politica che sa ascoltare e che si allontani dai “discorsi da bar”. Per noi la salute della democrazia è il valore che guida la nostra azione con al centro la parola rispetto.
Quali sono gli obiettivi a medio e lungo termine di Primavera?
L’obiettivo è far crescere il più possibile questa rete, interessare il maggior numero di persone, far crescere l’entusiasmo e scrivere un piano per l’Italia ma non per le prossime elezioni ma per i prossimi quindici anni. Immaginare il futuro attraverso un processo partecipativo dal basso, ampio e inclusivo che però non parte pochi mesi prima del voto, come spesso accade in modo quasi sempre finto e retorico.
Se questo percorso ci porterà ad aver coinvolto e motivato un gran numero di persone, decideremo come far evolvere questa esperienza e in che modo dare il nostro contributo alle prossime Politiche. Ci vuole tempo, ed è per questo che il nostro orizzonte sono le Politiche del 2027 e siamo sicuri che in tre anni riusciremo a creare un qualcosa che rappresenterà il valore aggiunto che oggi manca al centro sinistra per essere realmente competitivo con il centro destra.
L’obiettivo finale è aiutare il centro sinistra a vincere le prossime elezioni e farlo avendo ricreato un clima di fiducia almeno in una parte della popolazione e avendo portato al tavolo del centro sinistra qualche proposta concreta e realizzabile che sia frutto del lavoro di chi ogni giorno affronta i problemi e sperimenta soluzioni efficaci che possono diventare buone pratiche a livello nazionale.
Quali sono i temi che contraddistinguono Primavera?
Ci stanno a cuore i temi che stanno a cuore a tutti gli italiani a partire dai due più importanti ed urgenti: il lavoro e la sanità che sono anche i due temi sui quali ci concentreremo principalmente il 25 gennaio. Che poi sono collegati a tanti altri temi che insieme incidono sulla qualità della vita di ogni singola persona. Noi siamo una Associazione e siamo fuori dal Parlamento e, quindi, ciò che possiamo fare oggi è innanzitutto proporre un metodo: Il metodo partecipativo e inclusivo.
Non una piattaforma politica precostituita intrisa di ideologie ed opportunismi elettorali. I contenuti verranno dopo l’incontro, l’ascolto, la conoscenza reciproca, la fiducia e la voglia di lavorare insieme. Lavorare per creare una banca delle buone pratiche, di chi ha già trovato soluzioni che possono essere replicabili su scala nazionale. A cercare le soluzioni ai problemi dei cittadini, spesso si cimentano persone che però quei problemi non li vivono né, tanto meno, dovranno essere loro ad attuare le soluzioni.
Noi affronteremo i temi e le soluzioni utilizzando l’intelligenza collettiva invece di quella artificiale, con un impegno particolare a mettere insieme visioni ed esigenze di generazioni diverse, dai giovani, categoria sociale considerata solo in teoria, o apertamente non considerata da chi fa politica, agli anziani, dal lato opposto della scala anagrafica, che da zavorra sociale devono diventare utilissima risorsa.
Del resto, abbiamo il privilegio di lavorare sul futuro e non dover rincorrere la logica dello slogan quotidiano di cui la maggioranza e talvolta anche l’opposizione è vittima, affrontando la complessità delle situazioni e dei problemi senza semplificazioni illusorie. Oggi è necessario tradurre in politiche i tempi che viviamo per affrontare i tanti problemi che affliggono la società: povertà, diseguaglianze, discriminazioni, catastrofi naturali, sanità e scuola al collasso, percezione di insicurezza, scarsa natalità e insufficiente inclusione di stranieri nel tessuto economico, scarso adattamento dell’impresa ai settori più competitivi e alle innovazioni più promettenti.
Questo solo per citarne alcuni. L’Italia vive un momento di sfiducia proprio per l’assenza di una politica dinamica che pensi ai veri problemi e non si avviti su questioni secondarie propagandistiche inutili per il destino del Paese. C’è un tema che sarà trasversale a tutto il lavoro che faremo sui contenuti ed è quello dei giovani, sia in termini di partecipazione che di proposte. Per questo motivo lanceremo insieme ai tanti giovani di ogni parte di Italia che hanno già aderito all’Associazione, campagne di mobilitazione che vedranno protagonisti i giovani piuttosto che usarli come ornamento nei comizi finali.
Ma faremo questo promuovendo anche qui un approccio intergenerazionale, favorendo l’incontro tra persone di tutte generazioni, legate dalla comune volontà di mettersi in gioco per migliorare il territorio, il comune, il Paese nel quale viviamo, con un metodo che possa valorizzare gli apporti di tutte e tutti, senza alcuna discriminazione, neppure quella legata all’età.
Perché aderire a PrimaVera?
Perché è uno spazio che costruiremo insieme e la credibilità del progetto è data dalla credibilità stessa delle persone che ne fanno parte, dalla loro storia, dalla loro esperienza. Perché è un progetto per promuovere una intelligenza collettiva che nei prossimi tre anni sia in grado di mettere insieme le tantissime buone pratiche che esistono ad ogni livello e farle diventare politiche ed interventi per il Paese.
Perché è un open space, uno spazio aperto e non un salotto, dove fare ciò che forse oggi più manca al Paese: riflettere, dibattere, confrontarsi, senza pregiudizi ideologici. Vogliamo sfatare il falso mito che vede l’ambiente virtuale prevalere sull’esperienza umana fatta di relazioni, conoscenza e riconoscimento reciproco ed elevare il concetto di comunità che si sostiene, progetta e agisce per il bene della collettività.
Chi sono i compagni di viaggio di PrimaVera?
L’Associazione è già al lavoro e sono in corso contatti con molte realtà che quotidianamente si impegnano per il progresso del proprio territorio. L’Associazione nasce già come una “rete” di persone e di associazioni che lavorano in ambiti diversi, su tutto il territorio nazionale; ha, quindi, una vocazione naturale alle azioni di partecipazione e di mobilitazione soprattutto dei giovani. La rete dell’Associazione è stata costruita negli anni in modo naturale, grazie al lavoro che molti dei suoi promotori hanno svolto alla guida di realtà istituzionali, del Terzo Settore e governative, acquisendo una notevole esperienza nella gestione della cosa pubblica e nella pianificazione di progettualità a lungo termine.
Non ci sono padri nobili o personalità note della politica italiana che abbiano ispirato la nascita dell’Associazione. La leadership dell’Associazione è corale, esercitata da donne e uomini che nella loro comunità di riferimento (culturale, professionale, geografica, ecc.) sono riconosciuti leader apprezzati ed affidabili, in grado di motivare e mobilitare persone. Ciascuno di loro rappresenta le tante storie di cui si compone l’Associazione, storie non sempre note a livello nazionale ma con una grande capacità di impatto a livello locale.
Personalmente avrò il compito di rappresentare ed unire simbolicamente tutte queste storie: a 50 anni, dopo due esperienze di governo in prima linea e ormai 30 anni di gavetta, dall’Unicef all’Autorità Garante per l’Infanzia, a molte altre esperienze, sento di poter provare a fare ciò che mi ha contraddistinto negli anni e cioè “mettere insieme”.
Adesso, sai tutto di noi. È iniziata la stagione del cambiamento.
Associazione culturale Primavera - 96612920585