Oggi inizia Primavera, stagione a cui ci siamo ispirati per la nostra associazione. Stagione della rinascita, stagione che ci fa uscire dalle nostre case, stagione che raccoglie ciò che si è seminato. Noi seminiamo idee, impegno, volontà di fare politica nel quotidiano. Fare politica, agire politicamente soprattutto in questi tempi in cui si parla solo di riarmo o si infanga la memoria degli antifascisti che hanno fondato l’Europa. Siamo politica non vogliamo solo farla. Questo termine, purtroppo è inviso a troppi che reagiscono a questa decadenza odierna con l’indifferenza, indifferenza quando è il momento di votare perché non si sentono rappresentati, soprattutto da un centro sinistra ondivago su temi cruciali di identità sociale.
Primavera è ritrovarsi insieme, condividere idee, ascoltare e ascoltarsi. Questa è la politica che ci appassiona, quella che immagina e vuole soluzioni per i lavoratori, per gli studenti, per chi cerca un lavoro e trova solo porte chiuse e per chi vede l’emigrazione come unica soluzione. Politica che dialoga per la pace sociale, assicurando diritti e doveri nel quotidiano, attraverso le amministrazioni territoriali. Primavera è immaginare nuovi visioni del mondo, abbracciamo la complessità perché di propaganda ne abbiamo abbastanza e poi aumentano le tasse, le mortificazioni, mentre si racconta di un Paese che non esiste. Primavera è guardare in faccia la realtà e lavorare insieme per trovare soluzioni concrete, non slogan e proclami che lasciano il nulla.
Perciò rinnoviamo l’invito a partecipare a Primavera, ad essere curiosi, a partecipare, intervenire perché crediamo che le soluzioni per l’Italia non provengono da una persona sola al comando ma dalla comunità che si rende consapevole di sé stessa.